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Julia Peyton-Jones torna a far parlare di sé e, questa volta, per motivi prettamente professionali. Chi pensava che l’ex direttrice della Serpentine volesse lasciare il mondo dell’arte per dedicarsi a tempo piano alla figlia Pia, avuta appena pochi mesi fa, si sbagliava. Così, a dispetto dell’anagrafe non più verdissima, Dame Julia, titolo conferitole dalla Regina Elisabetta, torna a calcare le scene, pronta per iniziare una nuova avventura come senior global director della Galerie Thaddaeus Ropac.
«Julia Peyton-Jones è una delle figure più rispettate e ammirate nel mondo dell’arte, con un livello di esperienza ineguagliabile. Sarà un onore e una gioia di lavorare insieme e sviluppare nuovi progetti», ha dichiarato Thaddaeus Ropac che, negli ultimi tempi, sta portando avanti una strategia espansionistica, con l’apertura di una nuova sede proprio a Londra, a dispetto dei timori connessi alla Brexit, a Mayfair, uno dei quartieri più lussuosi della capitale. Un contesto che Peyton Jones conosce benissimo, con i 25 anni trascorsi alla Serpentine, dal lancio di artisti come Tracy Emin e Damien Hirst all’ambizioso progetto del Padiglione Estivo con il coinvolgimento di archistar come Zaha Hadid, Rem Koolhaas, Olafur Eliasson e Peter Zumthor, dalle mostre di Louise Bourgeois, Gerhard Richter e Ai Weiwei, alle feste esclusivissime con Naomi Campbell, Keira Knightley e Meryl Streep tra gli invitati. Insomma, tempra e carattere, doti che sicuramente non le mancano, potranno supportare al meglio le ambizioni della Ropac, la cui storia espositiva va da Elaine Sturtevant a David Salle, da Robert Rauschenberg a Sol Lewitt, da Tony Cragg ad Arnulf Rainer. «Da oltre 30 anni, la Galerie Thaddaeus Ropac lavora con gli artisti più brillanti e influenti, non vedo l’ora di lavorare con Thaddaeus e il suo team», ha detto Peyton-Jones.
In home: Thaddaeus Ropac e Julia Peyton-Jones. Courtesy Galerie Thaddaeus Ropac