22 giugno 2017

A Lugano, tutte le sfumature della carta per Work On Paper. Con un occhio ai nuovi mercati

 

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Dal 14 al 17 settembre, tutti a Lugano per Work on Paper Fair, fiera internazionale dedicata a opere su carta, organizzata da Lobo Swiss, diretta da Luigi Belluzzi e con il patrocinio della Città di Lugano. La kermesse è nata da un’intuizione pionieristica di puntare su mercato e collezionismo di opere su carta in una zona franca, al confine dell’Europa, dal disegno antico alla stampa moderna, dal libro d’artista alla fotografia d’autore, dall’acquarello alle stampe orientali fino alle carte di artisti contemporanei. 
Squadra che vince non si cambia e anche quest’anno le 63 gallerie provenienti da 11 paesi sono state selezionate da un comitato scientifico presieduto da Giandomenico Di Marzio, giornalista, critico e curatore d’arte contemporanea, e da Paolo Manazza, artista e giornalista esperto in economia dell’arte, con uno sguardo trasversale su tecniche, linguaggi e potenziali espressivi diversi della carta che, da sempre, è la materia dell’arte e della cultura della nostra civiltà. Le opere su carta attirano collezionisti e cultori non solo di nicchia ma, come la prima edizione di WOP Fair ha dimostrato, anche nuovi mercati interessati a un settore in progress, dalle possibilità ancora tutte da esplorare. 
A Lugano si troveranno proposte diverse, rigorosamente fedeli al principio di qualità delle opere esposte dentro e fuori i padiglioni fieristici. Il progetto espositivo di quest’anno è ambizioso, agli stand delle gallerie si affiancano mostre con focus relativi alla potenzialità espressive ed estetiche delle opere su carta: “1930-1970: La fotografia d’avanguardia in Italia della collezione Prelz”, a cura di Walter Guadagnini e di CAMERA- Centro Italiano per la Fotografia d Torino; “I mille volti del Kabuki”, una raccolta di stampe ukiyo-e provenienti dal Museo delle Culture di Lugano; una mostra di opere su carta e libri d’artista, provenienti dalle collezioni del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato; un’installazione inedita di Emilio Isgrò, l’artista che ha iconizzato la cancellatura. 
Inoltre, tre installazioni di Container Lab, allestite in via Nassa, la via Montenapoleone di Lugano, anticiperanno di qualche settimana la fiera. Da non perdere saranno i talk ospitati all’interno del padiglione fieristico, da quest’anno dotato di aria condizionata, dove, tra una conversazione e un’intervista, interverranno anche Joseph Kosuth, Paolo Canevari, il neuroscienziato Edoardo Boncinelli, i collezionisti Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Massimo Prelz e la filosofa Lina Bertola. La sinergia città, arte e fiera è una vincente strategia di appeal culturale e di promozione turistica del territorio suggellata anche dall’attesa personale di Wolfang Laib, a cura di Marco Franciolli, e da “Libri che attraversano il tempo. Le settecentine della Biblioteca cantonale di Lugano”, mostra a cura di Flavio Catenazzi e Luca Saltini, con consulenza scientifica di Giammarco Gaspari, di scena alla Biblioteca di Lugano. 
Cari lettori, vi diamo appuntamento a settembre, sul lago dorato di Lugano, dove anche la carta è un lingotto d’oro da preservare. (Jacqueline Ceresoli)

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