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Diciassette boe a forma di palla da biliardo che galleggiano sulla laguna veneziana cambiando continuamente posizione, cullate dalle increspature dell’acqua. Stiamo parlando di “River Pool – Giudecca”, l’ultima installazione di Ottó Vincze (1964), che in occasione della Biennale ha portato a Venezia una versione aggiornata del progetto che aveva presentato la prima volta sul Danubio, nella città di Szentendre, in Ungheria. Ora, l’artista ha aggiunto all’opera due sfere bianche, una con il leone, simbolo della città di Venezia, e l’altra con la croce patriarcale di Szentendre, suggerendo così un parallelo tra le storie connesse di queste due città mercantili e la ricchezza del loro patrimonio culturale, che si sviluppò anche grazie al commercio. L’installazione, inaugurata il 30 maggio tra gli eventi off della Biennale grazie al Centro del Polo Museale Ferenczy e in collaborazione con l’Accademia d’Ungheria in Roma, sarà visibile nel Canale della Giudecca fino al 4 luglio. (NG)
Foto di Balázs Deim – polo museale Ferenczy