05 giugno 2017

Un’altra “week” a Milano. Tutta in fotografia

 
Oltre 100 iniziative diffuse in città, per una settimana. Ed ecco che a Milano si riaccende la febbre del contemporaneo, stavolta in immagini

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La fotografia è forse il “territorio” dell’arte più speciale in assoluto. Pratica giovane, nata come volontà di scienza precisa per la scrittura con la luce, si è rivelata ben presto una possibilità per aprire immaginari, in maniera rapida e con un margine di incognite decisamente più vaste che con la pittura. Sulla fotografia si sono aperte miti e leggende, da Balzac che era convinto che lo scatto gli avrebbe rubato l’anima alle più variegate interpretazioni, dall’illusione-rivelazione della coppia Alinovi-Marra, tornado a Susan Sontag fino a Didi-Huberman e alle sue immagini per raccontare dello sterminio, fino all’ultimo pensiero di Elio Grazioli, sulla fotografia come atto continuo di un ready-made. Ce n’è, insomma, per tutti i gusti, per tutti i palati e per tutte le teorie. 
Lo sa bene Milano, che dopo l’Art Week, la Fashion Week, la Design Week, ora si appresta alla “Photo Week” e attende la nuova creatura di Stefano Boeri, la “Arch Week”, per le prossime settimane. 
Che c’è di nuovo sotto il cielo meneghino? Qualcosa come 100 iniziative, a partire da oggi: ogni giorno un appuntamento speciale in primo piano, appositamente ideato per la settimana, e un fitto programma di mostre, incontri, visite guidate, laboratori, progetti editoriali, opening e finissage, e proiezioni urbane. 
Vi elenchiamo tutto? Non ci pensiamo nemmeno, vi rimandiamo al sito e vi consigliamo caldamente (ma non troppo, visto che per fortuna nei prossimi giorni sono previsti un po’ di raffrescamenti) di perdervi in quello che preferite. 
Ma ecco qualche highlights, per gradire, nel segno della milanesità: alla Fondazione Franco Albini le fotografie scattate dal celebre architetto che disegnò, con Bob Noorda, anche le segnaletiche della prima metropolitana milanese, la rossa, aperta nel 1964. Al piano nobile di Palazzo Reale invece vive il secolo della Rinascente, tra immagini e innovazione, mentre a Palazzo Morando “Obiettivo Milano” ripercorre, utilizzando l’archivio della fotografa Maria Mulas, trecento ritratti di artisti, designer, scrittori che hanno animato la scena culturale di Milano dalla fine degli anni ’60 al Duemila. Grande attualità, invece, se passerete negli spazi del laboratorio LINKE, in zona piazza Abbiategrasso, periferia sud: qui, sotto la curatela di Alessia Glaviano, troverete “Trump”. Esatto, proprio una serie di immagini scattate da Christopher Morris ai sostenitori del nuovo presidente USA durante le ultime elezioni presidenziali. E se invece apprezzate la fotografia in un altro tono ecco che, domani dalle 18.30 ai Frigoriferi Milanesi, non solo si presenterà il catalogo de “Il cacciatore bianco”, ma andrà in scena anche Snapshots, proiezione che propone i lavori dei più rappresentativi autori della fotografia africana contemporanea che, nemmeno a dirlo, da queste parti si conoscono ben poco. Che vi abbiamo detto? Fate il vostro gioco! (MB)

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