01 giugno 2017

Il Moma x Frank Lloyd Wright

 

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Il Moma è pronto per festeggiare il 150-esimo anniversario della nascita dell’architetto più influente del XX secolo. Ideatore dell’architettura organica, Frank Lloyd Wright è sempre stato consapevole del suo autentico potenziale. Apre il primo studio nel 1893, all’età di 25 anni, coltivando, durante tutta la sua carriera, un’idea di architettura personale e innovativa.
Wright, infatti, ha sempre inteso ogni edificio come un organismo vivente, un’estensione dell’individuo in armonia con la natura e lo spazio, promuovendo, nei suoi progetti, una concreta osmosi tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. La Casa Kaufmann, meglio conosciuta come la “Casa sulla cascata”, è l’esempio compiuto della sua idea di “organismo architettonico”: un edificio privato in equilibrio tra gli ambienti costruiti e quelli naturali che lo avvolgono. 
La sua carriera culmina nel 1959 con il progetto del Guggenheim Museum di New York, innovando l’idea stessa di museo e trasformando l’edificio, destinato a ospitare opere d’arte, in un’opera d’arte in sé.
Dal 12 giugno la città di New York celebra il poliedrico architetto aprendo al pubblico la mostra organizzata dal Moma dal titolo “Frank Lloyd Wright at 150: unpacking the archive”. 
Il percorso espositivo, suddiviso in dodici sezioni, ognuna delle quali investiga su distinti elementi chiave della produzione di Wright, è il risultato della meticolosa attività di studio dell’archivio della Fondazione Frank Lloyd Wright.  D’altronde la seconda parte del titolo della mostra, che tradotta letteralmente corrisponde a “sistemando l’archivio”, si riferisce proprio all’operazione di recupero e catalogazione compiuta della vasta produzione dell’architetto, che comprende 55.000 disegni, 300.000 lettere, 125.000 fotografie e 2.700 manoscritti. Non mancano, poi, neppure modelli, video, progetti inediti e molti altri materiali. (Gaia Tirone)
 

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