Iconico. Basta poco per definire lo stile di Alberto Giacometti. Le sue figure esili, leggere ma ben saldate al suolo, sembrano esseri di passaggio, ma da decenni ormai popolano i Musei più importanti del mondo. Grande figure è una scultura rara e unica di Alberto Giacometti prodotta nel 1947 uno degli anni più importanti della sua carriera, un momento in cui la Guerra ed i suoi resti si traducono in una nuova espressività. Fu in questo anno cruciale che molte delle sue più grandi e celebri creazioni vennero realizzate, tra cui L’Homme qui marche e L’Homme au doigt. L’impatto del conflitto mondiale sull’opera di Giacometti non è trascurabile, quello che va dal 1945 alla fine della guerra è un momento di intensa frustrazione e di distruzione e di creazione. Dopo anni passati a lavorare in una scala minuscola, ha iniziato un processo che lo ha portato a lavorare su grandi sculture, come questa in questione: una figura di donna alta circa un metro e coperta d’oro.
Ad esattamente settanta anni dopo la sua concezione, il 21 giugno sarà offerta una cifra che va da 15 a 25 milioni di euro come parte della vendita London Evening Impressionist & Modern Art di Sotheby’s, in coincidenza con l’attuale retrospettiva Tate Modern a Londra. (RP)
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