26 maggio 2017

EAMENA: un database per i siti archeologici a rischio

 

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È stato messo a punto un database digitale liberamente accessibile e primo nel suo genere, che cataloga circa 20.000 siti archeologici a grave rischio nelle regioni del Medio Oriente e del Nord Africa.
Il direttore di Eamena, Robert Bewley, spiega che purtroppo non tutti i danni alle opere di tipo archeologico possono essere evitati, ma potrebbero venire mitigati attraverso una condivisione di competenze ed informazioni. Chi per esempio attacca un patrimonio ricco e diversificato come quello dell’Africa del Nord, luogo di alcune delle culture più antiche, attacca il patrimonio culturale non solo dei locali, ma dell’intera collettività. Luoghi quali il porto di Byblos, Petra e Jericho, come tanti altri, sono costantemente a rischio ma, grazie a questo database lanciato dalle università di Leicester, Durham ed Oxford, si potrebbe sensibilizzare il pubblico davanti al rischio che corre il patrimonio artistico- culturale dell’Oriente. I danni a questi siti sono molti: dal saccheggio all’erosione naturale, sino alla costruzione di condotte.
Il fruitore del database potrà effettuare le sue ricerche in inglese o in arabo e potrà cercare quello di cui ha bisogno per periodo e tipo di sito. Sarà inoltre possibile ingrandire sulla mappa le immagini dei vari siti dal satellite, che verranno accompagnati da alcune informazioni circa lo stato e la storia dei suoi edifici nonché le minacce che lo riguardano. Il database digitale, supportato dall’Arcadia Fund, è il primo del suo genere. Verrà costantemente aggiornato dal team di Eamena che, già nel 2015, studiò e registrò lo stato dei siti archeologici nelle regioni interessate. Nasce da qui l’interesse di creare, prima ancora del database, un archivio fotografico dell’archeologia del Medio Oriente per far comprendere l’effettivo stato dei monumenti a rischio. (Giulia Pavesi)
Fonte: Hyperallergic 

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