Finissage Roberto Caracciolo, Cercando fiori mai visti Intragallery, Napoli

Il colore e la luce sono da sempre gli oggetti fedeli della ricerca di Roberto Caracciolo (New York 1960), artista di formazione ed esperienza internazionale, con origini francesi e partenopee, che porta la sua intima e astratta visione della natura, per questa mostra napoletana. 

“Cercando fiori mai visti”, dal titolo della raccolta di sonetti di Saigyo, poeta giapponese del XVIII secolo, è una delicata fioritura cromatica, quasi a mimesi di quell’altrettanta delicata e avvolgente fioritura dei ciliegi, che ogni anno colorano i paesaggi giapponesi. Imprescindibile è, infatti, il rapporto di Caracciolo con la natura, una guida per il suo lavoro, che è proteso verso di essa e verso la sua rappresentazione nell’arte e nella poesia. Una fonte di ispirazione, insieme alla cultura giapponese, con la sua invenzione di un’arte della semplicità, dedita alla contemplazione e al desiderio di purezza e silenzio.

Le opere in mostra svelano un doppio movente, da un lato l’interesse per la materia, dall’altro l’attenzione al trascendentale, dagli oli su tela dove il gesto pittorico e la consistenza del colore sono ben visibili, agli acquerelli su carta che regalano equilibrio e toni armoniosi, fino alle concrete sculture in ceramiche affisse al muro. Le tele rappresentano geometrici giochi verticali e orizzontali che attivano la superficie dei quadri e diventano parte della struttura dinamica del colore.  Il quadro si fa parete e proietta lo spettatore in una dimensione intima, all’interno di un luogo di riflessione e ricerca.

A ogni sguardo respiriamo un’atmosfera di meditazione, tutto è un invito da parte dell’artista a una contemplazione intimistica di sé e di ciò che ci circonda, a onore di quell’Oriente da cui tanto possiamo imparare. Un’avvolgente e silenziosa primavera che ci guida verso un tentativo di riconciliazione. 

Mostra visitata il 7 marzo