Sarà posizionato tra il Museo d’Arte Moderna e il Palais de Tokyo, nell’estate 2017. Sarà un assemblaggio di bronzo e alluminio lucidato, alto quasi 2 metri, e del peso di 33 tonnellate e 3 milioni di euro di valore, e rappresenterà un vaso di tulipani. Si tratta di un dono: è un atto d’amore verso la Francia di Jeff Koons, che dopo gli attacchi del 13 novembre 2015 ha deciso di siglare la sua solidarietà con il Paese, completamente gratis.
Già, perché come segno di riconoscimento anche per quella che è stata la sua carriera all’ombra della Tour Eiffel, dalla mostra a Versailles alla retrospettiva al Centre Pompidou, Koons ha deciso di donare l’opera.
In realtà pare che l’invito sia partito da una telefonata dell’ambasciatore degli Stati Uniti a Parigi, Jane D. Hartley, ben accolto ovviamente dalla sindaco Anne Hidalgo.
«Ricordo l’11 settembre a New York, e lo spirito di solidarietà che ha seguito quei momenti. Volevo restituire un gesto per il popolo di Francia, dopo gli attacchi. Ne ho parlato con diverse persone, e il parere generale è stato che l’unico a rappresentare un atto d’amore sia stato Jeff Koons», ha detto Hartley.
La conferma è arrivata anche dall’artista più pagato del mondo: «Mi sono chiesto che cosa la mia arte poteva fare di rilevante in questo contesto. Ho avuto l’idea di una partecipazione, di un dono, di offrire fiori. Questo è il principio: invece di un atto di violenza voglio offrire un atto di amore. Credo che l’arte debba tenere questa fede nell’umanità», ha riportato Koons, mentre qualcuno ha paragonato il vaso (sopra i tulipani di Koons al Guggenheim di Bilbao) a una nuova Statua della Libertà, all’offerta francese all’America, che domani verrà ricambiata. A spese dell’artista.
Più che un dono sembra una promozione, se si può apprezzare il gesto, la cosa però sembra più per occupare uno spazio che dedicare un’attenzione, soprattutto da un artista che non è mai stato molto disponibile agli altri…