11 ottobre 2016

A TEATRO/ MilanOltre

 
Marie Chouinard, una maestra della danza contemporanea
di Giulia Alonzo

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Il rigore di una costruzione matematica e la potenza fisica di un amplesso. Così Marie Chouinard conquista il pubblico del Festival MilanOltre, curioso di approfondire la conoscenza della nuova direttrice della Biennale Danza di Venezia, già presente nella rassegna milanese.
Nata nel 1955 in Canada, Chouinard è una tra le più note coreografe e danzatrici della scena contemporanea internazionale. La prima coreografia è del 1978, Crystallization, che si caratterizza per la ricerca della purezza del movimento del corpo e del suo significato espressivo. Nel 1990 fonda la Compagnie Marie Chouinard: il lavoro si concentra sull’istinto e sugli impulsi del corpo, il movimento è altamente studiato, ma dettato da uno stimolo primordiale che si traduce in gesto ovvero “fonema di un pensiero inserito nel corpo”.
Le Cri du Monde, spettacolo del 2000 riadattato appositamente per MilanOltre, esprime questa potenza fisica. Al centro della nuda scena solo i corpi dei danzatori e i loro gesti, scolpiti dalle luci raffinatissime di Axel Morenthaler e della stessa Chouinard. Nove ballerini, quattro maschi con pantaloni corti e una striscia di scotch nero lungo tutta la lunghezza dello sterno, e cinque donne, con calzamaglia lunga e una striscia nera da capezzolo a capezzolo, occupano la scena con una gestualità che ricorda insieme l’eleganza dei fenicotteri e i movimenti ripetitivi degli ingranaggi di una macchina. Massima precisione e potenza fisica per una serie di assoli e di duetti, con rari momenti corali: questi corpi, insieme animali e meccanici, esprimono la loro carica sessuale nella distanza che separa i corpi, che si attraggono e si  respingono come i poli delle calamite. 
Marie Chouinard, Le Cri du Monde
Nella seconda parte, dieci performer danzano sulle celebri note de Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij. Questa volta i ballerini, con pantaloncini neri, vengono isolati da coni di luce che cadono dall’alto. Quella che spesso viene interpretata come una danza di gruppo qui è giocata in una serie di assoli, che esprimono la potenza e l’energia della vita: la sessualità, estremizzata anche attraverso l’androginia dei corpi, è all’origine dei movimenti, intensi e implacabili, che nascondono e insieme rivelano il mistero dell’esistenza. 
All’abilità e alla precisione dei singoli interpreti corrisponde anche la capacità della Chouinard di rinnovare costantemente quello che accade in scena, senza mai cadere in una dimensione narrativa o nell’imitazione, ma facendo nascere ogni volta il movimento dall’energia vitale che esplode dai corpi.
Con un’architettura del corpo tecnicamente impeccabile e una poetica gestualità, la Chouinard  è una delle protagoniste di questa trentesima edizione di MilanOltre, la rassegna dedicata alla danza contemporanea tra le più importanti in Italia, nelle sale del Teatro Elfo Puccini fino a domenica 16 ottobre. Oltre a interpreti internazionale, ampio spazio è dedicato anche alla danza italiana: le compagnie DanceHauspiù, Susanna Beltrami , e due personali che vedono come protagonisti le compagnie Fattoria Vittadini e Zappalà Danza chiudono la rassegna. 
Giulia Alonzo
Fino al 16 ottobre 2016
Info: www.milanoltre.org

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