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Ci sono voluti ben quattro curatori per la Nuit Blanche di Toronto, per quattro sezioni, la cui principale è intitolata “And the transformation reveals“. Ispirata alle Elegie Duinesi di Rainer Maria Rilke, che racconta di un cambiamento reciproco tra uomo e Terra, le opere in questo caso – appunto – saranno una riconfiguarazione della percezione, e si promette un’esperienza in cui corpo e mente verranno trasformati dall’arte.
Un programma fantasmagorico, dal tramonto all’alba, dove gli spazi della città (di solito interdetti al pubblico o non deputati all’arte) diventeranno palcoscenici per Bill Viola, John Akomfrah, Angelo Musco, Kevin Cooley, Daniel Canogar, Kurt, David Rokeby, Luzinterruptus, Lisa Park e Vladimir Antaki, sotto la curatela di Camille Hong Xin.
La nostalgia come intermediario tra il collettivo (ovvero la storia) e il privato (la memoria) è invece la sezione curata da Paco Barragán, che metterà insieme José Lerma, Tim White-Sobieski, Santiago Sierra, Maria José Arjona, Erwin Olaf, Arturo Duclos, l’italiano Nicola Verlato, Rebecca Belmore, Trevor Mahovsky, Rhonda Weppler ed Enrique Marty, indagando sogni e idee trascurate sogni e proposizioni trascurate.
Interessante sarà anche la sezione “Facing the sky“, dove si fronteggeranno sul tema del cielo come “settore della comunicazione”, luogo di trasmissione e occultamento di segnali gli artisti Joan Fontcuberta, Julie C. Fortier, Myriam Yates, Miguel Angel Rios, Pascal Grandmaison, Marie-Claire Blais, Shary Boyle, Paul-André Fortier, Samuel Bianchini, Zaccaria Kunuk e Jean-Pierre Aubé. In ultimo “Oblivion“, ovvero la possibilità, secondo Philip Beesley, Floria Sigismondi e Director X, di un adattamento e rinnovamento senza precedenti dell’universo.
Un programma che si annuncia spettacolare, e che ha numeri da capogiro: in 11 edizioni, infatti, la notte bianca di Toronto ha costruito qualcosa come mille e 300 installazioni per un totale di circa 4mila e 600 artisti locali e internazionali che hanno compreso anche Ai Weiwei (sopra, in occasione della Nuit Blanche 2013), Aziz + Cucher, Douglas Coupland, Jeff Koons, JR, Michael Snow, Olafur Eliasson, Tania Bruguera e Yoko Ono.