17 ottobre 2016

SOCIAL ART

 
La fotografia virale di Lara Zankoul 
di Chiara Gallo

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Guardando a come si è evoluta nel tempo la fotografia da quanto è nata in quanto nuova forma artistica agli albori del ‘900, viene da chiedersi fino a dove le nuove tecnologie spingeranno la sperimentazione dei fotografi di oggi e di domani. I social network sono diventati uno spazio comunicativo importante, specie per quanto riguarda proprio la fotografia. 
Le opere di Lara Zankoul sono un esempio di come questi nuovi media possano davvero fare la differenza per un successo internazionale. Nel giro di poco tempo alcuni lavori come quelli della serie The Unseen sono diventati un fenomeno virale in rete. Gli scatti in questione, rappresentazione di soggetti che incontrano ambientazioni surreali e nascoste, sono un tentativo dell’artista di scoprire i veli che celano ogni spirito umano. «Si tratta di un progetto che ha richiesto molto lavoro e tanta forza di volontà. È stata la prima volta che ho spinto me stessa al di là dei miei limiti usuali. La reazione delle persone di fronte all’opera è stata travolgente e molto potente, sono davvero entusiasta del risultato». 
Trovare l’ispirazione per distinguersi dagli altri non è così semplice oggi. Per questo Lara non ama perdere tempo. «Trovo ispirazione dalle cose più semplici, come la quotidianità, così come dalle più complesse vicende personali. Per me è importante non aspettare che l’ispirazione venga da sé, ma trovarla nell’ambiente circostante, perché come disse Pablo Picasso ‘l’ispirazione esiste ma ti deve trovare a lavoro’». 
Lara Zankoul, Censorship
La rete ha contribuito a creare un canale di diffusione delle tue opere? «Assolutamente. Credo che specialmente i social media giochino un ruolo importantissimo per ogni artista, offrendo una vetrina internazionale per il proprio lavoro. Nell’epoca in cui internet permette alle persone di restare in contatto e apre le porte a nuove opportunità». Negli ultimi tempi alcune tue opere in particolare sono circolate in modo costante sui social. Secondo te questo perché? «Non sono sicura del perché. Posso solo presumere ci siano foto in grado di coinvolgere un pubblico più ampio rispetto ad altre. Alcuni dei miei lavori contengono immagini con tematiche diffuse e globalmente note, perciò in poco tempo sono state veicolate su tutta la rete». 
Ad oggi c’è un posto in particolare in cui vorresti vedere esposte le tue opere? 
«Anche se è un sogno ancora molto lontano, un giorno mi piacerebbe avere l’onore di esporre le mie fotografie al MoMa di New York.» 
Progetti futuri che vorresti anticiparci? 
«Recentemente ho intrapreso un viaggio in Italia e sono riuscita a realizzare alcuni bellissimi scatti. Al momento sto lavorando ad un nuovo interessante progetto che sto anticipando man mano sui social, quindi posso solo dire siate pazienti e… follow me!»

Chiara Gallo

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