24 luglio 2016

Musei digitali. Il Mart di Rovereto approda su Telegram, e viene incoronato come più “influente” d’Italia secondo Klout Score

 

di

Non sarà il famosissimo WhatsApp, ma Telegram è in fondo decisamente simile. Un servizio di messaggistica istantanea, che si farà guida per i visitatori del Mart di Rovereto che attraverso il programma e l’aggiunta dell’account Martmuseumbot potranno avviare una conversazione fatta di scelte progressive, che rivelerà ogni volta un viaggio diverso alla scoperta del museo. 
Ma non è tutto, perché nella guerra dei social, delle App, dei canali virtuali, il Mart ha un primato: secondo il Klout Score, l’indice che misura l’influenza degli utenti sui social network, il Mart è il primo museo in Italia ad “influenzare”. Sarà merito della residenza offerta a un wikipediano per digitalizzare opere, libri e materiali d’archivio, sarà la partnership con il Google Cultural Institute, o forse le 200 opere che si possono “vedere” con Google Art Project, della collezione del museo, o sarà che tra la mission c’è forse anche la promozione di una cultura che oggi significa anche rendere accessibili le proprie Collezioni ai visitatori che non possono entrare fisicamente al museo.
Insomma, un museo sempre più “community”, che incoraggia i visitatori a condividere scatti, video e commenti, come ci ha illustrato perfettamente anche la direttrice dell’area marketing del Guggenheim, Laura Miller, poche settimane fa a Palazzo Grassi. Della comunità invece, forse bisognerà riscriverne il codice. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui