Spazi no profit, collettivi, artist run spaces e associazioni, tutti corrispondenti a una ricerca nelle arti contemporanea, tutti innovatori. E tutti riuniti, per la prima volta, in un festival che prenderà il nome di NESXT, acronimo che deve incarnare l’idea di rete (NET), insieme a quella di nido (NEST) e di futuro (NEXT).
La location? Via Quittengo 35, quartiere Barriera Milano a Torino, durante l’art week autunnale, dal 4 al 6 novembre. Non una fiera, ma “Una casa ideale, luogo di incontro, di sguardo e ricognizione, abitata da una selezione di realtà, progetti, opere, figure che rappresentano gli avamposti e l’avanguardia del sistema creativo”, si legge nell’annuncio dell’iniziativa, ideata dalla ex direttrice di The Others e giornalista Olga Gambari con la collaborazione di critici e curatori Pietro Gaglianò, Andrea Lacarpia, Roberta Pagani, Marco Scotini e Lorenzo Balbi.
Gli obiettivi? Costruire oltre che un osservatorio speciale, anche una rete di relazioni in divenire, con appuntamenti distribuiti nel corso dell’anno, oltre al festival di novembre “momento di restituzione al pubblico del lavoro annuale, volto a raccontare lo stato della ricerca e dell’identità artistica, culturale e sociale attraverso esposizioni, eventi live e incontri nati dalla collaborazione con i soggetti che costituiscono il circuito di NESXT”, si legge.
Vi sentite pronti per partecipare? Con tutte le carte in tavola? Bene, allora avrete tempo fino al 10 settembre per presentare un progetto artistico informato dai concetti di ricerca e sperimentazione, ma soprattutto d’innovazione di tutti i linguaggi dell’universo contemporaneo e della loro contaminazione. E intanto appuntamento dal 27 ottobre con la prema discesa di NESXT in città. Aggiornamenti in corso.
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