28 giugno 2016

La “Preghiera all’Europa” di Emilio Isgrò per la dodicesima giornata del contemporaneo. Appuntamento sabato 15 ottobre 2016

 

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Ci ricorderemo di questa Brexit anche nell’arte? Sicuro. Non solo per gli artisti che si sono scagliati contro la decisione del popolo britannico, ma anche per le opere. E forse una delle prime arriva proprio da un grande artista, non inglese ma italiano: Emilio Isgrò.
Preghiera per l’Europa è infatti l’immagine creata appositamente per la Dodicesima Giornata del Contemporaneo, che si terrà nei 24 musei AMACI il prossimo 15 ottobre. Una “cartolina” che mostra un’Europa cancellata che estende i suoi confini oltre a quelli dell’Unione Europea, abbracciando idealmente i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. 
“La mia Preghiera per l’Europa non vuole suggerire sgomento e paura; ma offrire, piuttosto, la possibilità di un confronto con chi, al di qua e al di là del Mediterraneo, chiede alla terra dei tre monoteismi di sovrapporre il suo “volto umano” alla maschera atroce di un mondo  troppo condizionato da guerre e da conflitti. Nessuno può illudersi che l’arte, da sola, possa cambiare l’universo ma certamente tocca agli artisti e alle formiche, cioè alle creature più fragili, esprimere quella forza oscura capace di mutare la disperazione in speranza”, è il messaggio lanciato dall’artista tramite il sito web dell’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Il lavoro di Isgrò segue, tra gli altri, l’immagine creata nel 2015 da Alfredo Pirri.
 

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