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D’ora in poi la sala storica di Deir El Medina, al Museo Egizio di Torino, sarà dedicata a Giulio Regeni.
Lo ha annunciato in una nota stampa diffusa in serata l’istituzione torinese, esprimendo alla famiglia del giovane ricercatore la propria vicinanza.
Un gesto non indifferente, ricordando il lavoro culturale che da anni il museo porta avanti, intessendo rapporti di studio, collaborazione e scambio culturale con i colleghi egiziani.
“Il museo vuole ricordare il giovane ricercatore barbaramente ucciso per difendere i propri ideali, e la sua coraggiosa attività di ricerca nel campo del lavoro e delle relazioni sociali”, è il messaggio.
La sala di Deir El Medina raccoglie 245 reperti, testimonianza delle professioni artigianali e operaie nell’Egitto dal XVI al XI a.C.
“La memoria di Giulio dovrà essere mantenuta viva attraverso lo studio, la tolleranza, e la convinzione che solo attraverso la reciproca comprensione tra fedi, culture e ideali diversi si possa produrre un mondo migliore”, si legge. E non si può che condividere.
Iniziativa lodevole.Non sapremo mai la verità.siamo abituati a ricevere sempre polvere negli occhi dalle autorità anche in Italia …. Sanno bene come confonderci le idee.
L’iniziativa del Museo egizio ci riscatta da molta insipienza