28 maggio 2015

Il “Granpalazzo” dell’arte contemporanea non è a Londra o New York, ma a Zagarolo. E questo week end si mette in mostra, tra passato e presente

 

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Diciotto artisti rappresentati da diciotto gallerie, una serie di performance e anche di progetti speciali. Tutto condensato in due giorni, a Zagarolo. È la prima edizione di GRANPALAZZO, iniziativa ideata da Paola Capata, Delfo Durante, Ilaria Gianni e Federica Schiavo, che porterà a Palazzo Rospigliosi Giorgio Andreotta Calò (Galleria Zero…), Eric Bainbridge (Workplace) Riccardo Baruzzi (P420), Vanessa Billy (BolteLang), Ernesto Burgos (The Goma), Hugo Canoilas (Colicaligreggi), Maxim Liulca (SpazioA), Maria Loboda (Maisterravalbuena), Mohamed Namou (mor charpentier) Nick Oberthaler (Martin van Zomeren), Damir Očko (Tiziana Di Caro), Amalia Pica (Stigter van Doesburg), Benedetto Pietromarchi (Josh Lilley), Sasha Pohle (Weingrüll), Wilfredo Prieto (NoguerasBlanchard), Mateusz Sadowski (Stereo), Samara Scott (Ermes), Margo Wolowiec (Anat Ebgi). 
Obiettivo delle 48 ore dell’arte? Mettere a fuoco un autentico dialogo tra le pratiche, in un contesto intimo e rilassato e puntando lo sguardo sull’importante lavoro di scouting e l’impegno nella creazione di un mercato indipendente che le gallerie coinvolte, insieme ai loro artisti, perseguono come obiettivi. 
«La sfida del progetto è quella di costruire un ponte tra epoche, una relazione di rispetto reciproco tra l’arte del passato, testimoniata dalla dimora nobiliare di Palazzo Rospigliosi, e l’interpretazione del presente da parte del contemporaneo. Gli artisti sono stati invitati ad ascoltare lo spazio, ad entrare in dialogo con il patrimonio artistico di questo Paese, proponendo nuovi progetti installativi ambiziosi e appositamente concepiti per queste stanze», spiega Ilaria Gianni, che è anche curatrice della sezione dedicata alla performance e che vedrà in scena, tra gli altri, Wilfredo Prieto, Hugo Canolias e Tomaso De Luca.
E se non ne avete abbastanza c’è anche NERO, che con l’artista Max Renkel e il collezionista Giuseppe Garrera, proporrà il progetto espositivo “Roma 2000-2015”, omaggio alla città attraverso gli inviti delle mostre più significative allestite nella capitale negli ultimi quindici anni; CURA., che presenterà un’installazione dell’artista Paolo Canevari sull’idea di conoscenza, comunicazione e trasmissione del sapere, ponendo l’accento sul concetto di identità, Lulu, da Mexico City, con i video di Marie Cool e Fabio Balducci e il no profit The Green Parrot, metterà in scena On n’a rien pour, performance di Oriol Vilanova incentrata sui trucchi e l’astuzia dell’antieroe del romanzo picaresco. 
E poi c’è FIND – Foundation India-Europe for New Dialogues, che proprio da Zagarolo ha organizzato con GRANPALAZZO il talk dal titolo “Il viaggio come luogo di creazione” e che vedrà in dialogo Luigi Ontani e lo scrittore Emanuele Trevi, mentre Artbeat presenta il nuovo Art Toy firmato dall’artista Tomaso De Luca. Insomma, più che un Ultimo tango a Zagarolo, citando un vecchio film italiano, sarà una bella corsa nell’arte di oggi, lontano dai soliti luoghi, fiere e appuntamenti. Non mancate sabato (dalle 10 alle 20) e domenica (dalle 10 alle 19). www.granpalazzo.org 
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