17 aprile 2015

Senza testa non c’è arte

 

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Lei si chiama Sofia Gocinski e fa una performance intitolata Without head. Dice che “senza testa” (e per essere chiara l’ha nascosta in un buco) non c’è emozione. Non c’è identità. Non c’è idea. Non c’è desiderio. Non c’è passione. Non c’è illusione. 
Sofia dice bene: senza testa non c’è praticamente niente. Il corpo privato della testa è poco più di un manichino. Inutile, quindi, e insensibile. Anche se lei lo agita parecchio, lasciando sempre la testa nel buco. 
Sofia Gocinski è una dei 78 artisti che oggi inaugurano la mostra “Destination Vienna” alla Kunsthalle della capitale austriaca. Della mostra, le cui foto le potete vedere sulla pagina Facebook di Exibart, vi parleremo meglio. Ma intanto, mentre scorreva in video la sua performance e altri artisti presentavano le loro opere, fuori nella piazza Museumsquartier, sempre molto viva e frequentata, si era radunata una folla in attesa del concerto dell’Electric Spring Festival, come vedete nelle immagini sotto. Il concerto al centro (o quasi), a destra il Leopold Museum: la casa di Klimt e di Schiele, a destra il MuMoK, nato dalla collezione Ludwig, e appena sotto, la Kunsthalle. 
Insomma, un bel sistema di arte contemporanea e di cultura tutta. Che la città ama e vive con passione. Presumibilmente con molta testa.

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