24 ottobre 2014

«È lei», è l’estasi firmata Caravaggio, e stavolta pare vera. L’ultimo viaggio di un’opera

 

di

Maddalena in estasi, Caravaggio
Annuccia Bianchini è la Maddalena penitente, e questo lo sapevamo. La tela autentica, no. Mina Gregori, la maggiore esperta dell’ artista, ritrova e riconosce l’ultima Maddalena. «La scoperta è sensazionale – dice – È lei! Ed è magnifica».
E però, tra mille attribuzioni false, solo con gli occhi di Roberto Longhi si può arrivare a tanto. Il famoso critico d’arte, infatti, è stato il maestro della Gregori che adesso svela al mondo un’ immagine mai pubblicata.
La tela è proprio quella originale, tra le tante copie: quella napoletana di Louis Finson o la Maddalena Klein. Le prove dell’autenticità?  L’uso del candore dell’incarnato, l’intreccio delle mani e il colore rosso carminio del mantello,sono i tratti tipici di Caravaggio. E poi c’è quella vigorosa pennellata nelle lunghe e larghe pieghe della veste. Eppure non c’è solo la tecnica pittorica.
Quando Michelangelo Merisi muore di “febbre”,  è il 18 luglio 1610. Nel  suo ultimo viaggio  in barca cosa porta con sé? Oggi , finalmente, dopo più di 400 anni sappiamo che è questa la tela che viaggiava insieme a lui sulla feluca che lo portava in Toscana, a Port’Ercole, dove recentemente si sono attribuite ossa, costruiti mausolei e così via.
Ma c’è di più: «Gli ultimi giorni di Caravaggio rivelano ancora sorprese, e altre potrebbero venirne fuori se si cercasse tra le collezioni private», incalza la Gregori.
La famiglia che ha timidamente sottoposto l’opera (vuole restare anonima per ovvi motivi) costituisce un caso a parte.  E non si era neppure accorta che il recto della tela recava un indizio importantissimo.
Il percorso che fece la Maddalena è lungo ed è difficile ricostruire  tutte le tappe, anche se una è certa: Napoli, (ecco perché c’è la copia di Louis Finson). Ce lo dice un piccolo foglio del ‘600 che conferma in modo definitivo l’attribuzione al maestro lombardo. Quando il pittore muore il Nunzio Apostolico del Regno di Napoli scrive subito al Cardinal Scipione Borghese, le tre tele (due San Giovanni e questa) per sicurezza vanno a finire nel quartiere detto Chiaia dove abita la marchesa Colonna, cara amica del pittore. Ma solo una vi giunge, questa. Il  motivo di tanta certezza? È riportato così: «Maddalena reversa di Caravaggio a Chiaia ivi da servare pel beneficio del Cardinale Borghese di Roma». Si tratta dell’autentica. E da oggi si ricomincia a cambiare la storia di Roma e di Caravaggio? (Anna de Fazio Siciliano)

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