21 settembre 2014

Spoleto goes to Venezia. A Palazzo Falier e Rota le due città si incontrano, partendo dalle esperienze di “Spoleto Arte”

 

di

Dario Fo - Manifesto dello spettacolo Lu santu jullare Francesco - 1999 - pennarello e tempera acquerellata su cartoncino - courtesy Archivio Dario Fo-Franca Rame
“Un nuovo osservatorio sull’arte contemporanea”: questo vuole essere la prima edizione di “Spoleto incontra Venezia”, che partendo dalle esperienze e dalle mostre curate da Vittorio Sgarbi nella città umbra con l’omonimo festival, stavolta porterà, grazie alla collaborazione di Salvo Nugnes, a Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich, alcuni grandi Maestri che ritornano qui dopo le edizioni del festival spoletino, come il Premio Nobel Dario Fo, il pittore Eugenio Carmi, l’astrattista José Dalì, figlio del forse più celebre surrealista e anche, tra le altre cose, una gallery di immagini inedite di Pier Paolo Pasolini, realizzate durante le riprese sul set del film Il fiore delle mille e una notte, girato nel 1974 e vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 27esimo Festival di Cannes.
Di Dario Fo invece sarà protagonista un “riassunto” della sua produzione, dagli autoritratti della seconda metà degli anni Quaranta alle più recenti riflessioni e studi su opere di artisti del passato, da Mantegna a Picasso. Una nuova puntata che, anche in occasione della Biennale, sarà un’occasione per scoprire il lato più italiano dell’arte.

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