25 luglio 2017

Fino al 31.VII.2017 Agostino Bonalumi-Giampiero Malgioglio, The Think Different Ulisse Gallery Contemporary Art, Roma

 

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La vecchia Roma con le sue vie strette e chiassose, serrate nell’ombra antica di austeri palazzi monumentali, regala ai passanti un breve e provvidenziale ristoro dalla sfibrante calura estiva. Volentieri e risolutamente, quindi, infiliamo un’umbratile e ariosa galleria d’arte in Via Capo le Case. Ad attenderci, le tele materiate e monocrome di Agostino Bonalumi (Vimercate, 1935 – Desio, 2013) e di Giampiero Malgioglio (Roma, 1967). La distanza generazionale tra i due ci conferma che siamo di fronte al maestro e all’allievo. Le installazioni su tela dipinta di Malgioglio, che ha frequentato a lungo la Pop Art nella declinazione warholiana, ci appaiono come una lettura in chiave postmoderna della ricerca spaziale di Bonalumi: con l’apposizione di un reiterato inserto ovoidale, citazione formale di antichi miti cosmogonici. Ma vogliamo – in questi pochi minuti ristoratori – soprattutto indugiare sulle tele estroflesse del maestro, che fu con Enrico Baj, Piero Manzoni ed Enrico Castellani tra i protagonisti della scena artistica milanese agitata, nel dopoguerra, dal movimento spaziale di Lucio Fontana. E il cui nome acquistò ben presto una rilevanza internazionale. 
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Agostino Bonalumi, Bianco, Tela estroflessa
Pittura oggettuale azzardò Gillo Dorfles e la definizione piacque a Bonalumi che la adottò cogliendovi in nuce il senso della propria ricerca estetica: il quadro non più luogo di rappresentazione figurale o aniconica ma struttura “ambigua” progettata come oggetto nello spazio. Dove questa ambiguità coinvolge vari livelli dell’opera. La tela dipinta aggetta nello spazio estroflettendosi secondo un preciso progetto geometrico presentando qualità scultoree e architettoniche oltre che pittoriche. Ed al colore –  non più consueto veicolo di cangianti stati emozionali – è affidato il compito di dare forma alla luce incidente sulla superficie monocroma modulata dal gioco sapiente delle ombre e degli aggetti. Però l’impianto razionale dell’opera malcela il torrente emotivo, linfa vitale di ogni artista, che vive e si agita in quelle controllate tensioni che innervano la tela e le conferiscono, sinesteticamente, una qualità tattile. Davanti a un “Rosso” o ad un “Nero” di Bonalumi  non lambicchiamoci dunque a chiederci ” cosa rappresenta?” ma sentiamoci piuttosto invitati ad interrogarci sul senso e sulla natura di quella misteriosa ovvietà che chiamiamo spazio.
Luigi Capano
Mostra visitata il 20 luglio
Dal 31 maggio al 31 luglio 2017
Agostino Bonalumi-Giampiero Malgioglio, The Think different
a cura di Silvia Pegoraro e Carlo Ciccarelli
Ulisse Gallery Contemporary Art
Via Capo le Case 32, Roma 
Info: tel. 06 69380596, email  info@ulissegallery.com

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