26 febbraio 2018

Fino al 28.II.2018 Romina Bassu, Male Glaze Studio Sales, Roma

 

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Che cosa è il “male gaze?”, secondo la teoria femminista è l’atto del descrivere la Storia dell’Arte e della letteratura da un punto di vista esclusivamente maschile ed eterosessuale, in modo da presentare la donna non come soggetto ma come oggetto del piacere maschile.  
La Storia dell’Arte è stata, e per molti versi ancora è, un tipico esempio di male gaze come spiega la critica d’arte inglese Griseda Pollock nel suo illuminante saggio “Visions and differences”, infatti gli uomini che l’hanno scritta, non solo non hanno dato nessun valore al lavoro delle donne artiste, trattate sempre e solo da dilettanti, ma anche hanno rivestito di stereotipi la figura della donna artista e della donna in generale. 
Questo termine fu coniato nel 1975 dalla critica cinematografica Laura Mulvey in un saggio intitolato “Visual pleasure and narrative cinema” in cui teorizzava che il male gaze accade ogni qualvolta lo sguardo dell’uomo dietro la macchina da presa fa in modo che la platea veda le immagini che scorrono sullo schermo da un punto di vista maschile eterosessuale, per esempio l’eccessivo indugiare sulle curve di un corpo femminile è tipico del male gaze che in questo modo oggettivizza il corpo femminile a mero strumento di piacere mettendo così la figura della donna in un piano di subalternità, sia fisica che psicologica, che è tipico della cultura patriarcale. 
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Romina Bassu, Male Gaze. Installation view at Studio Sales, Roma 2017
Questa lunga premessa per dare un senso al titolo della prima personale romana di Romina Bassu che indaga artisticamente il male gaze attraverso una serie di opere ad olio di piccolo formato. L’artista, utilizzando una metodologia non nuova nella pratica dell’arte contemporanea, ha estratto una serie di immagini da alcuni archivi anonimi in cui, attraverso la raccolta di ritratti di persone sconosciute, ha attivato i suoi ricordi personali. Questo corposo progetto di raccolta di ritratti anonimi, iniziato anni fa in Spagna, prosegue tuttora ma con una nuova particolare attenzione alla rappresentazione di quegli stereotipi femminili partoriti e santificati da una cultura vetero-maschilista e da una società dei consumi che ancora non riesce a staccare la figura della donna da quella della casalinga/madre/moglie. Il binomio donna-angelo del focolare è sempre esistito ma è stato sancito come modello culturale-estetico dal dopoguerra in avanti dalla pubblicità del boom economico che ha  indelebilmente inciso nell’immaginario collettivo la figura della casalinga perfetta, moglie e madre felice, in mezzo ai suoi scintillanti elettrodomestici. La pennellata veloce ma che allo stesso tempo indugia su alcuni particolari anatomici, soprattutto bocche e nasi, enfatizza visivamente quel binomio: violenza dello sguardo e passività del soggetto, che è insita in ogni singola opera di questa serie. Sono ritratti esteticamente attraenti ma che disturbano nonostante l’uso prepotente di un delizioso color rosa bubble-gum e la finta allegria che soffonde i volti di queste donne anonime e stancamente perfette nella loro bionda solitudine.
Paola Ugolini
mostra visitata il 14 dicembre
Dal 14 dicembre 2017 al 28 febbraio 2018
Romina Bassu, Male Gaze
Studio SALES di Norberto Ruggeri
Piazza Dante 2 00185 Rome
Orari: lunedì dalle 15.30 alle 19.30, da martedì a venerdì dalle 11.30 alle 19.30
Info: +39 06 77 59 11 22, info@studiosales.it

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