14 febbraio 2018

C’è l’accordo di valorizzazione per il Museo Ginori. Al via la Fondazione di partecipazione

 

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Dopo l’acquisizione al patrimonio dello Stato, annunciata a novembre 2017, un nuovo passo per il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia. Oggi è stato sottoscritto l’accordo di valorizzazione per la riapertura del museo collegato alla storica azienda attiva nella manifattura di porcellane, istituita nel 1735 dal Marchese Carlo Ginori, a Doccia, nel comune di Sesto Fiorentino. Il documento è stato siglato a Roma nella sede del Mibact, da Carla Di Francesco, Segretario Generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Monica Barni, Vice Presidente della Regione Toscana, e Lorenzo Falchi, Sindaco di Sesto Fiorentino, alla presenza di Antonio Lampis, Direttore Generale Musei, e Stefano Casciu, Direttore del Polo Museale della Toscana. 
La collezione conservata nel museo – inaugurato nel 1965 e da sempre gestito dall’azienda stessa fino alla chiusura nel 2013, quando la società fu acquisita dalla holding del lusso Kering – documenta oltre tre secoli di porcellana italiana ed europea, dal barocco fiorentino alla produzione firmata Giò Ponti negli anni Venti del Novecento. A questa testimonianza è affiancato un patrimonio archivistico e librario che descrive la storia economica, sociale e culturale della Manifattura e il suo legame con il territorio. 
L’accordo punta a istituire una efficace gestione del Museo Richard Ginori, favorendo anche la sua integrazione con i luoghi della cultura statali presenti in Toscana, attraverso la costituzione di una Fondazione di partecipazione, aperta a soggetti privati, quali le associazioni dedicate alle attività di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e all’imprenditoria. A farne parte anche Confindustria Firenze, che a marzo 2017 organizzò una raccolta fondi.

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