Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il fotografo francese Raphael Olivier ha trascorso una settimana a Pyongyang, capitale della Repubblica democratica popolare di Corea, più nota come Corea del Nord, ed è rimasto affascinato dalle imponenti e simmetriche architetture che governano la città. Quasi completamente distrutta durante la guerra di Corea tra il 1950 e il 1953, Pyongyang venne ricostruita tra gli anni ’60 e ’70 soprattutto grazie agli aiuti sovietici. Il progetto “Vintage Socialist Architecture”, impostato come una sorta di documentario urbano, ci offre l’opportunità di osservare l’architettura di una delle città più isolate e difficilmente accessibili del mondo (anche se da alcuni anni la situazione per i turisti è decisamente migliorata), mostrandoci come ampi viali, monumenti, palazzi e la maggior parte delle strutture presenti siano state evidentemente segnate dall’architettura socialista. Le forti influenze staliniste hanno contribuito a uno sviluppo urbanistico di stampo modernista e brutalista, ma dopo il crollo dell’URSS, la città ha continuato a svilupparsi in questa direzione, unendo però allo sviluppo urbano, un proprio stile influenzato dalla cultura coreana e dalle usanze locali. (NG)